Strumenti per il personale sanitario

In questa sezione raccogliamo una serie di documenti e strumenti utili per medici, infermieri e altro personale sanitario nella cura del paziente con linfoma.

Scheda informativa e  consenso informato sulla preservazione della fertilità femminile e maschile in pazienti adulti

Al fine di rendere omogeneo il percorso di preservazione della fertilità dei pazienti afferenti ai centri di cura FIL la Commissione Lungosopravviventi, Comorbidità e Qualità della vita ha prodotto un documento a scopo informativo per il paziente/la paziente.
Il documento contiene:
  • la scheda informativa per spiegare in modo semplice la tematica sulla tossicità gonadica da Chemioterapia e illustrare ai pazienti le possibili strategie di preservazione della fertilità ad oggi disponibili, da intraprendere prima di iniziare un trattamento chemio-immunoterapico;
  • il consenso informato dedicato per documentare l’avvenuta discussione di tale problematica, prima di iniziare un trattamento chemioterapico.

Scarica qui il documento.

STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE ANZIANO AFFETTO DA LINFOMA

FIL, con il contributo della Commissione Anziani, ha redatto l’opuscolo “Strumenti per la valutazione del paziente anziano affetto da linfoma”.

Il contenuto si propone come una guida all’uso della Valutazione Geriatrica Multidimensionale per il personale medico e infermieristico.

Scarica l’opuscolo: “Strumenti per la valutazione del paziente anziano affetto da linfoma”

L’opuscolo è stato realizzato grazie anche al parziale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.

EMATONurse

EMATONurse è un progetto nato nella Commissione Gruppo Infermieri al fine di valorizzare la figura professionale dell’Infermiere nel percorso clinico assistenziale del paziente affetto da linfoma. Il confronto tra infermieri, clinici, farmacisti ospedalieri e rappresentati delle associazioni di pazienti, ha portato alla redazione di tre documenti.

Il primo documentoEMATONurse – Le competenze dell’infermiere nella gestione del paziente affetto da linfoma: dalla prevenzione alla gestione degli eventi avversi nel percorso clinico-assistenziale“, realizzato dalla Società Italiana di Comunicazione Scientifica e Sanitaria grazie al sostegno di Roche, delinea il perimetro di intervento dell’infermiere nel percorso terapeutico-assistenziale del paziente. La pubblicazione mette in luce l’importanza del percorso formativo dell’infermiere, che dovrebbe essere sempre più specialistico; passa poi in rassegna il percorso clinico-assistenziale del malato, con un focus sulle cure domiciliari, e termina dando voce ai bisogni dei pazienti. Oltre a sensibilizzare sull’importanza di una formazione ‘professionalizzante’ per l’infermiere, EMATONurse vuole fornire delle linee di indirizzo alle strutture ospedaliere, per ridefinire al meglio il ruolo di questo operatore sanitario all’interno dei reparti oncoematologici e a livello di assistenza domiciliare.

Il progetto ha visto la collaborazione di AIL (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma), GITMO (Gitmo Onlus Gruppo Italiano Trapianto Midollo Osseo), F.A.V.O. (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) e SIFO (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici).

Il secondo documentoL’infermiere case manager in ematologia. L’implementazione delle competenze nel percorso clinico-assistenziale del paziente affetto da linfoma“, è specificatamente dedicato al ruolo dell’infermiere case-manager in Ematologia e, soprattutto, all’implementazione delle sue competenze nel percorso clinico-assistenziale del paziente affetto da linfoma. Il manuale rafforza la necessità della presenza dell’infermiere Case Manager per dare effettività all’innovazione delle cure, all’introduzione dei processi di telemedicina, ma soprattutto a quel processo di cambiamento culturale che vede il reale coinvolgimento dei pazienti e dei loro familiari nei processi di cura.

La pubblicazione è stata realizzata dalla Società Italiana di Comunicazione Scientifica e Sanitaria con la sponsorizzazione di Roche e le partnership di AIL (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma), F.A.V.O. (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) e SIFO (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici).

Il terzo documentoIl caregiver nel percorso clinico assistenziale del paziente affetto da linfoma. Ruolo e responsabilità infermieristica”, fa emergere il ruolo fondamentale del caregiver, colui che si dedica quotidianamente ad assistere il paziente, e dell’infermiere che lo supporta. L’infermiere in questa relazione non è solo un professionista clinico, ma anche un punto di riferimento, un educatore e un sostegno umano per chi si prende cura del paziente, spesso un familiare che affronta un grande carico emotivo, fisico e pratico.

Il documento è stato redatto da GIFIL in collaborazione con F.A.V.O. Neoplasie Ematologiche, Gruppo Pazienti Linfomi AIL-FIL e Associazione Caregiver Familiari – CARER e con il sostegno incondizionato di Roche.